sabato 16 ottobre 2010

Indian Flow: un esperimento di produzione dal basso applicato alla realizzazione di un documentario...

Operando da alcuni anni nel campo della produzione audiovisiva (film, cortometraggi, documentari, inchieste), sono stato “costretto” ad un confronto diretto con le principali realtà di produzione e distribuzione esistenti oggi in Italia (cinema, televisione).


Ho osservato da vicino un meccanismo quasi sempre vecchio e avvizzito, lottizzato e lobbistico, nel quale i principali attori economici raramente hanno la lungimiranza, l'interesse o il coraggio di investire in progetti diversi dal mero “entertainment” commerciale.


Si tratta di un sistema che offre prodotti (cine-panettoni, reality show, giochi a premi, informazione vuota, talk show noiosi) non in grado di soddisfare tutti i bisogni di un pubblico variegato, desideroso di vedere anche qualcosa di nuovo, anche qualcosa di meno superficiale. Non a caso molti “spettatori” abbandonano cinema e televisione, cercando altrove (principalmente su internet) quello che non trovano nei canali tradizionali.


Di fronte ad una situazione di questo tipo, mi piacerebbe provare a percorrere una via alternativa per produrre e distribuire il mio prossimo documentario. In Italia ci sono già state sperimentazioni riuscite in tal senso, in particolare con il sistema offerto da “Produzioni dal basso”: un gruppo non profit che attraverso un sito internet permette di sperimentare nuove modalità editoriali, consentendo direttamente al pubblico di scegliere cosa verrà prodotto.

Attraverso questa piattaforma la “produzione dal basso” sarà applicata alla realizzazione di Indian Flow, il mio diario di viaggio in India. Si tratta di un documentario ad episodi, testimonianza di cosa può accadere se ci si lascia trasportare dallo “scorrere” dell'India, tra un funerale induista ad Agra; uno spettacolo di marionette nella baracca di uno zingaro a Jaipur; due donne in sari che “riciclano” lo sterco di mucca in un villaggio dell'Uttar Pradesh; il pellegrinaggio dei milioni di indiani che ogni 12 anni si ritrovano ad Haridwar per il Kumbha Mela...


Se ti va di sostenere questo progetto, attraverso questa pagina: http://produzionidalbasso.com/pdb_508.html, facendo clic sul pulsante “sottoscrivi” puoi prenotare una “quota” di Indian Flow (corrispondente ad un dvd del documentario). Non c'è nulla da pagare subito. Nel momento in cui si raggiungeranno 500 sottoscrizioni (le 500 quote necessarie a coprire le spese di produzione), ad ogni sottoscrittore verra' chiesto di versare la sua quota (€ 15).


Mediante questo contributo avrai dato consistenza all'idea che un nuovo tipo di editoria collettiva e dal basso sia possibile, e ovviamente riceverai a casa una copia del documentario in dvd (senza ulteriori spese di spedizione).


Chiaramente più siamo e meglio e', quindi spargi la voce!


Grazie!

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